Tra i 590 i Comuni Rifiuti Free, non si arresta la crescita del Sud Italia, dove, è boom di comuni Ricicloni, con il 28,3%, sul numero totale, anche se il primato resta del Nord Italia con il 66,3%, mentre, non decolla il Centro Italia, facendo segnare uno scarso 5,4%.
di Redazione —
“Comuni Ricicloni”, lo storico dossier di Legambiente, che premia i migliori risultati nella gestione dei rifiuti, restituisce “una fotografia puntuale di quanto gli italiani e le singole comunità si stiano impegnando nella raccolta differenziata per un corretto smaltimento dei rifiuti”, mettendo in evidenza come siano soltanto 590 i Comuni Rifiuti Free, cioè quelli in cui la produzione pro-capite di rifiuti avviati a smaltimento è inferiore ai 75 Kg, come non si fermi la crescita dei comuni virtuosi nel Sud Italia, dove il 28,3%, sul numero totale, è boom di comuni Ricicloni, anche se il primato, con capofila il Veneto, resta del Nord con il 66,3%, maglia nera al Centro, che fa segnare uno scarso 5,4%.
Come si diceva, nell’edizione del 2022, che raccoglie i dati del 2021, sono 590 i Comuni Rifiuti Free, riportando i dati quasi a quelli del livello dell’edizione 2020, che premiava 598 amministrazioni comunali, quindi, ci sono 33 comuni in meno e una leggera flessione della popolazione coinvolta, che passa dal 6,4% al 5,9% sul totale della popolazione italiana, come spiega Legambiente, che sottolinea: «A pesare sul risultato, soprattutto, gli effetti della pandemia, che ha obbligato a conferire nell’indifferenziato tutti i rifiuti prodotti dai contagiati, portando da un lato alla diminuzione della percentuale di raccolta differenziata, dall’altro all’aumento della produzione pro-capite di rifiuto da avviare a smaltimento, compreso tra 1 e 5 Kg/pro-capite/anno, con qualche punta intorno ai 10 Kg/pro-capite/anno.».
Il dossier, come si accennava, parla di primato conservato dal Nord Italia con 391 comuni, con una decrescita, -32 comuni, rispetto al numero dello scorso anno, una crescita per i comuni del Sud Italia, che fanno contare 167 Comuni Rifiuti Free, +5% rispetto allo scorso anno, merito, anche, dei dati offerti quest’anno alla classifica da ARPA Campania., mentre, resta marginale il Centro Italia con soli 32 comuni, -6 rispetto lo scorso anno.
Quattro i capoluoghi di provincia premiati come Rifiuti Free: Trento, Pordenone, Treviso e Belluno. Oltre a questi, rientrano nelle classifiche dei Comuni Rifiuti Free per Comuni oltre i 30.000 abitanti: Carpi (MO), Castelfranco Emilia (MO), Misilmeri (PA), Bra (CN) e i comuni veneti di Montebelluna (TV), Castelfranco Veneto (TV), Conegliano (TV), Mira (VE) e San Donà di Piave (VE). Rispetto alle Regioni, per percentuale Comuni Rifiuti Free, in vetta alla classifica il Veneto (26,8%), segue il Trentino-Alto Adige (20,9%), Friuli-Venezia Giulia (18,1%) e la Campania (14,7%). Fanalino di coda invece per la Liguria con lo 0,4%.
«Il primo cantiere dell’economia circolare si deve realizzare nelle nostre case, con una buona raccolta differenziata e la riduzione di rifiuti indifferenziati che finiscono in discarica e i 590 Comuni Rifiuti Free premiati ce lo dimostrano. Amministrazioni, Sindaci e cittadini protagonisti di un nuovo approccio, sostenibile e strategico, nella raccolta dei rifiuti, spesso reso possibile da un unico gestore e da una buona pianificazione. Raccolte differenziate porta a porta, impianti per l’avvio a riciclaggio, ma anche acquisti di beni, opere e servizi, che valorizzano i materiali recuperati da raccolta differenziata: sono queste storie virtuose, che premiamo, a darci una speranza per il futuro, augurandoci che queste esperienze puntuali, possano presto divenire una concreta buona prassi nazionale di economia circolare», commenta, concludendo, Giorgio Zampetti, direttore nazionale di Legambiente.