Nella splendida e suggestiva corte di Palazzo Filiasi, sede dell’Archivio di Stato di Foggia, le magistrali esibizioni del quartetto d’archi composto da maestri foggiani “Suoni dal Sud”, del maestro Maurizio Rana, con i suoi ‘handpan’ e la promessa del neo-direttore: «Questo “tesoro” deve essere di dominio pubblico e le persone devono sapere che esiste l’Archivio di Stato e che è possibile frequentarlo per le dovute ricerche. Ecco perché siamo proiettati verso il pubblico proprio per aprire le porte a tutti coloro che ne abbiano bisogno e non solo ad una ristretta cerchia di persone.».
di Piero Mastroiorio —
Splendida serata quella dello scorso 21 giugno 2022, dedicata alla “Festa della Musica 2022“, manifestazione europea, che si è tenuta dalle 19,00 alle 23,30 a Foggia, all’interno della suggestiva corte di Palazzo Filiasi, sede dell’Archivio di Stato di Foggia, istituito nel 1818 con la denominazione di Archivio provinciale di Capitanata, nonché, archivio supplementare di Lucera, dove, erano conservati i documenti delle magistrature giudiziarie della provincia di Capitanata.
Gli archivi di Stato, quello di Foggia cominciò ad esercitare le sue funzioni istituzionali nel 1820, rivestono una doppia mission: quella amministrativa e quella rivolta all’utenza esterna, con il Compito di conservare la documentazione statale precedente e post unità d’Italia, tra cui quella degli archivi notarili anteriori all’ultimo centennio, e quella degli archivi degli enti ecclesiastici e delle corporazioni religiose, che, a seguito di soppressione, ebbero i beni confiscati dallo Stato, che possono ricevere in deposito o versamento archivi di enti pubblici (regioni, provincie, comuni, enti pubblici non territoriali) e archivi privati (di famiglie, di persone, di imprese, di istituzioni), che possono essere acquisiti dallo Stato anche per acquisto, donazione o lascito, come ha detto l’avv. Massimo Mastroiorio, già Funzionario Amministrativo per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta, Andria, Trani e Foggia, da circa un mese, nuovo Direttore, dell’Archivio di Stato di Foggia, sottolineando nel suo discorso di saluto ai convenuti alla manifestazione: «La legislazione archivistica in materia di conservazione, dispone che gli organi giudiziari ed amministrativi, centrali e periferici dello Stato, dopo aver effettuate le operazioni di scarto, versino ai competenti Archivi di Stato i documenti relativi agli affari esauriti da oltre 40 anni.
Anche gli archivi degli uffici statali soppressi e degli enti pubblici estinti, per i quali non si renda necessario il trasferimento, in tutto o in parte, ad altri enti, sono versati ai competenti Archivi di Stato.
Il compito di vigilare sulla corretta tenuta degli archivi correnti e di deposito, di collaborare alla definizione dei criteri di organizzazione, gestione e conservazione dei documenti, di proporre gli scarti, di curare i versamenti, di identificare gli atti di natura riservata negli archivi statali, è affidato a commissioni istituite presso gli uffici centrali e periferici dello Stato, con la partecipazione di un rappresentante degli Archivi di Stato.
Poi vi è l’utenza che frequenta gli archivi: utenza molto varia studenti, professori, anche enti statali come l’INPS per la ricostruzione delle carriere lavorative attraverso i fogli matricolari dell’esercito, gente che vuole il riconoscimento della cittadinanza italiana, etc. Queste persone possono effettuare queste ricerche storiche, bibliografiche, araldiche, soprattutto grazie all’immenso patrimonio archivistico conservato nell’Archivio di Stato di Foggia con documenti che risalgono al 1800 per arrivare fino al 1950 per ora. Inoltre l’Archivio di Stato di Foggia possiede una biblioteca che ad oggi vanta un totale di 17.000 libri che spaziano fra tutti i temi, comprensiva di libri rari (ben 12 cinquecentine), monografie, 711 documenti grafico-iconici. Si possono consultare testi di storia delle istituzioni e dell’ordinamento amministrativo napoletano e italiano, opere di storia generale, fra cui l’edizione quasi completa del Rerum italicarum scriptores di Ludovico Antonio Muratori ed edizioni di fonti (Registri della Cancelleria angioina, Fonti aragonesi, Codice diplomatico pugliese, etc.). Di notevole rilievo sono i testi concernenti la Dogana delle pecore di Foggia, che costituisce il fondo archivistico più importante dell’Archivio. Questo “tesoro” deve essere di dominio pubblico e le persone devono sapere che esiste l’Archivio di Stato e che è possibile frequentarlo per le dovute ricerche. Ecco perché siamo proiettati verso il pubblico proprio per aprire le porte a tutti coloro che ne abbiano bisogno e non solo ad una ristretta cerchia di persone.».
Quindi, il neo direttore, con una punta di orgoglio, per la magnifica riuscita della manifestazione, che, co-organizzata con l’arch. Alfredo de Biase, Coordinatore Grandi progetti e Valorizzazione, andata oltre le aspettative, attesa la concomitanza di altre manifestazioni, presso altri enti, ha precisato: «Questa occasione, ovvero la Festa della Musica 2022, ci dà l’opportunità di incontrare il pubblico e far vedere a tutti che l’Archivio di Foggia esiste e vive. Fondamentale per noi è la cooperazione con gli Enti esistenti sul territorio e spero che il messaggio di collaborazione arrivi forte e chiaro. Purtroppo, come tutti gli altri archivi di Stato italiani, anche il nostro deve segnalare una forte carenza di personale, attualmente solo 5 unita per 4 sedi, compresa quella di Lucera, Per questo chiediamo a tutti, Enti, associazioni, cooperative, studenti, appassionati etc. di collaborare con noi attraverso il volontariato. L’Archivio di Stato di Foggia svolge attività di formazione e di tirocinio rivolta a studenti delle università italiane ai fini del conseguimento di lauree brevi, lauree magistrali, masters e dottorati. Intrattiene particolari rapporti di collaborazione con le Università degli studi di Foggia e Bari.
Ha recentemente stipulato una convenzione con le università degli studi di Roma aderenti al ‘Sistema Orientamento Università Lavoro’ per le richieste on line di tirocini formativi. Gli archivi di Stato ai sensi dell’art. 55 del DPR 30/09/1963 n. 1409 (Aggiornato al 15.9.2014) hanno la possibilità di effettuare servizio di volontariato, sconosciuta a molti e sicuramente a tanti farebbe piacere prestare volontariato presso di noi ricevendo un attestato valido per concorsi ed assunzioni. L’Archivio di Stato di Foggia, offre la propria collaborazione a tutti coloro che hanno bisogno di presentarsi al pubblico con tesi, pubblicazione di libri, mostre, etc., proprio nell’ottica di far vivere l’Archivio a favore dei cittadini foggiani, che sono costretti ad andare via da Foggia, per poter far avverare i propri sogni, vuole promuovere la cultura a 360 gradi investendo sui talenti presenti nella provincia di Foggia.».
Parola mantenuta: nella serata europea dedicata alla musica, infatti, è stato possibile ascoltare, in circa 4 ore di spettacolo, le note proposte dal quartetto d’archi, composto da maestri foggiani, appartenenti all’orchestra “Suoni dal Sud”, che sarà colonna sonora di “Una voce per Padre Pio” su RAI 1, nonché, quelle ammalianti, fuoriuscite dalle magiche mani del maestro Maurizio Rana, che attraverso il suo handpan, acronimo dei termini “Hand“, che significa “mano” e “pan” che significa “padella“, uno strumento di forma circolare, composto da due cupole, poste una sopra all’altra, con le “pance” opposte, dal peso di circa 4 Kg, un diametro di 53 cm ed un’altezza di 25 cm, nato con il nome di Hang, che in dialetto bernese significa mano, attorno all’anno 2000 a Berna, in Svizzera, per mano di due artigiani, Felix Rohner e Sabina Schärer, una percussione, che, costituita da una lega metallica denominata e registrata dai costruttori con il nome di “Pang“, lamiera di metallo arricchita di nitrogeno, si ispira ad altri, come lo Steel Drum, il Ghatam, l’Udu, il Gong e le Tabla, ha rapito ed incuriosito, il folto pubblico presente, affascinato da questo suono molto penetrante ed onirico.