All’Ospedale ‘San Paolo’ di Bari, in un incontro organizzato dalla ASL insieme a Carabinieri del NAS, Ministero della Salute e tatuatori, sono state illustrate le iniziative di Prevenzione finalizzate alla verifica del divieto all’uso di pigmenti che contengono sostanze coloranti nocive nei tatuaggi e trucco permanente.
di Piero Mastroiorio —
Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL di Bari, in collaborazione con il NAS, Gruppo Tutela Salute, del Comando Carabinieri Provinciale di Bari, Ministero della Salute e tatuatori, ha illustrato il PMP, Piano Mirato di Prevenzione, in linea con Piano Nazionale Controllo sui prodotti Chimici 2022, nel settore dei tatuaggi, in un incontro formativo tenuto nella mattina di oggi, 21 aprile 2022, all’Ospedale San Paolo di Bari, in cui sono state illustrate le iniziative di prevenzione finalizzate alla verifica del divieto all’uso di pigmenti che contengono sostanze coloranti che non rispettano il limite stabilito dal nuovo regolamento europeo.
Durante l’incontro, dedicato alle attività in cui si effettuano tatuaggi si è puntato, oltre agli obblighi in merito alla prevenzione delle infezioni, una corretta igiene, agli specifici obblighi sul consumo e sulla somministrazione dei prodotti utilizzati, nonché, l’attenzionamento, da parte del Ministero della Salute, riguardo alcuni pigmenti, perchè ritenuti pericolosi per la salute in quanto contengono sostanze cancerogene, motivo per cui la Commissione europea, a seguito della emanazione di un Regolamento di modifica della normativa entrata in vigore il 4 gennaio di quest’anno, ha limitato l’uso di oltre 4.000 sostanze chimiche negli inchiostri per tatuaggi e nel trucco permanente, sono intervenuti, tra gli altri, Luigia Scimonelli del Ministero della Salute Direzione Generale Prevenzione Sanitaria, il Lgt. dr. Giovanni Galetta dei Carabinieri NAS, Flavio Ciesa dell’APPA, Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione Ambientale, di Bolzano e Domenico Pistillo, del Dipartimento di Prevenzione.
«In linea con l’attività svolta dal Dipartimento di prevenzione nell’ambito del rischio biologico, l’attività dei tatuaggi, visto anche il numero vastissimo di persone che accede a questa pratica, rende necessario un approfondimento di natura formativa, sia per quanto riguarda il rischio chimico, sia per quanto attiene il rischio biologico. Questo incontro, dopo l’emergenza da Covid, dimostra la vivacità del Dipartimento di Prevenzione e la capacità di intervento su temi di portata generale per quanto attiene la prevenzione da esposizione ad agenti chimici e biologici», ha dichiarato Danny Sivo, direttore sanitario ASL.
Spetta all’ASL, in particolare al Dipartimento di prevenzione, verificare l’attuazione dei regolamenti REACH, Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals, nonché, del CLP, Classification, Labelling and Packaging, individuati per il rispetto delle procedure relative alla normativa su classificazione, etichettatura, imballaggio, schede di sicurezza e immissione sul mercato delle sostanze e delle miscele impiegate negli ambienti di vita e di lavoro, come ha spiegato Domenico Lagravinese, direttore del Dipartimento di prevenzione: «Questa attività rientra nelle competenze della Unità operativa di Igiene industriale recentemente attivata che si occuperà di tutti i rischi allargando sia alle aziende di produzione che ai piccoli interventi come i tatuaggi che hanno a che fare con l’immissione di sostanze chimiche che hanno dignità di attenzione da parte del Parlamento europeo con direttive specifiche.».
Il regolamento REACH, che consente la gestione delle sostanze chimiche ad un livello tale da garantire la migliore protezione possibile della salute umana e dell’ambiente, si prefigge di: migliorare la conoscenza dei pericoli e dei rischi derivanti da prodotti chimici in modo da assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente; promuovere lo sviluppo di metodi alternativi a quelli che richiedono l’utilizzo di animali vertebrati per la valutazione dei pericoli delle sostanze; mantenere e rafforzare la competitività e le capacità innovative dell’industria chimica dell’Unione Europea.
«L’obiettivo è la salute, sia per i cittadini che per gli operatori che sono esposti a queste sostanze chimiche. La metodologia del ‘Piano Mirato’ di prevenzione consente di interagire con il mondo delle imprese attraverso nuove forme di assistenza e informazione con gli operatori ASL. Durante tutto il periodo di svolgimento del Piano, il personale ’Articolazione Territoriale’ sarà a disposizione delle imprese, per fornire un supporto nel dirimere dubbi o fornire chiarimenti su problematiche specifiche», spiega Paolo Marcuccio, referente Reach dell’ASL di Bari.
Quali sono le sostante nocive segnalate nei pigmenti dei tatuaggi e cosa possono causare?
Si tratta, ad esempio delle ammine aromatiche, come toluidina e anisidina, nonché, degli idrocarburi policiclici aromatici, quelli contenuti in petrolio (benzene) e combustibili fossili come il carbone. L’allarme è legato al fatto che possono causare mutagenesi, quindi insorgenza di tumore. Nel momento in cui si iniettano pigmenti nel corpo, attraverso la pelle, questi entrano nell’organismo. Normalmente vengono bloccati dal sistema immunitario e rimangono fermi nel punto in cui sono inoculati. Alcune particelle più piccole, però, possono entrare in circolo e raggiungere strutture più profonde come i linfonodi. Il rischio è proprio questo: le particelle, attraverso il sangue, possono raggiungere gli organi interni determinando la mutazione delle cellule sensibili a queste sostanze, alla base dell’insorgenza dei tumori.
Quali restrizioni sono state introdotte?
La restrizione introduce limiti massimi di concentrazione per singole sostanze o gruppi di sostanze come coloranti azoici, ammine aromatiche cancerogene, metalli, metanolo ed IPA, ossia, Idrocarburi Policiclici Aromatici, utilizzate negli inchiostri per tatuaggi o nel trucco permanente. Non vi è pertanto alcun “divieto assoluto”, ma viene prevista, invece, l’introduzione di un divieto all’uso di pigmenti che contengano sostanze coloranti, che non rispettano il Regolamento europeo. Le nuove restrizioni impongono inoltre che sulle etichette delle miscele destinate al tatuaggio e al trucco permanente sia riportata esplicitamente la dicitura «Miscela per tatuaggi o trucco permanente» nonché l’elenco degli ingredienti e le dichiarazioni di sicurezza pertinenti.
Infine è da segnale lo sportello informativo REACH e CLP, il cui servizio è rivolto a: fabbricanti di sostanze, rappresentanti esclusivi, produttori e importatori di articoli, nonché, altri attori della catena di approvvigionamento, come distributori, riempitori e consumatori. Inoltre, è possibile usufruire del servizio attraverso le seguenti modalità: navigando all’interno del sito internet aziendale o nei siti presenti nella sezione Links e ricercando informazioni dedicate sulla normativa e sulle attività di supporto quali linee guida, corsi di formazione, eventi, ecc.. Si può, altrimenti, inviare un quesito all’indirizzo di posta elettronica: inforeach@asl.bari.it richiedendo un incontro individuale con gli esperti dell’Articolazione Territoriale Reach all’indirizzo di posta elettronica: inforeach@asl.bari.it