COCCIOLI: «Il crollo ci riporta indietro di anni rispetto alla narrazione che la Regione ha messo in campo sul diritto allo studio e la residenzialità universitaria: non si può parlare di Puglia Regione Universitaria se poi nelle residenze, abitate quotidianamente dalla popolazione studentesca, le condizioni di vita sono spesso critiche, se poi si arriva a veri e propri crolli, che mostrano difetti strutturali e incuria.».
di Redazione —
Lo scorso 6 aprile 2022, è crollato parte del soffitto della Palazzina A nella residenza universitaria “Ennio De Giorgi”, in via dei Salesiani 2 a Lecce. Già da tempo lo spazio in questione era stato dichiarato inagibile con accesso, precedentemente limitato, senza un intervento strutturale che andasse a risolvere in via definitiva la situazione.
«La situazione precaria delle residenze, di questa in particolare, è già nota all’Ente Regionale per il diritto allo studio, che infatti aveva predisposto misure sommarie quali l’interdizione dello spazio e la dichiarazione di inagibilità. Senza però, in seguito, agire prontamente per prevenire episodi come questo, che mettono a rischio la salute e l’integrità fisica degli studenti e delle studentesse. Non basta impedire l’accesso alle aree a rischio, serve mettere in sicurezza le residenze con interventi strutturali, che mancano invece da moltissimo tempo», dice Gabriele Grasso, consigliere di amministrazione ADISU Puglia per la sede di Lecce ed esecutivo regionale della Rete della Conoscenza Puglia.
«Nel territorio leccese si sta mettendo in campo un grosso investimento, soprattutto di immagine, sul tema della residenzialità studentesca: anche solo aprendo i giornali ci si può imbattere in dichiarazioni di ogni genere su nuovi spazi, nuove residenze e nuovi posti alloggio. Alle prospettive di investimento futuro però non si può associare un disinteresse per le strutture già esistenti: questo si è, invece, verificato, come possiamo appurare dalle immagini che riceviamo dalla residenza di via dei Salesiani e dalle numerose altre segnalazioni che riceviamo dagli studenti e dalle studentesse sullo stato delle strutture e dei servizi nel resto dei collegi della città», le parole di Laura Perrone, coordinatrice di Link Lecce, a cui hanno fatto eco quelle di Margherita Coccioli che ha concluso: «Il crollo di oggi ci riporta indietro di anni rispetto alla narrazione che la Regione ha messo in campo sul diritto allo studio e la residenzialità universitaria: non si può parlare di Puglia Regione Universitaria se poi nelle residenze, abitate quotidianamente dalla popolazione studentesca, le condizioni di vita sono spesso critiche, se poi si arriva a veri e propri crolli, che mostrano difetti strutturali e incuria. Bisogna assolutamente individuare delle soluzioni che mettano gli studenti e le studentesse nelle condizioni di accedere a servizi di qualità, a partire dagli spazi che vivono ogni giorno. Occorre prendere atto che ancora oggi è possibile assistere a situazioni di vero e proprio degrado, a cui si deve rispondere non solo con interventi spot ma con interventi strutturali di riqualificazione.».