CAPONE: «Chiediamo alle istituzioni nazionali e locali interventi volti ad intensificare i controlli e rafforzare la formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro, così da prevenire simili tragedie.».

di Redazione —

«A nome dell’UGL esprimo il cordoglio alla famiglia dell’operaio di 40 anni schiacciato ed ucciso nel porto di Taranto da un telaio in ferro durante le movimentazioni di un carico di pale eoliche.
Siamo di fronte all’ennesimo ed inaccettabile dramma sul lavoro, una strage quotidiana da arrestare urgentemente.

In tal senso, chiediamo alle istituzioni nazionali e locali interventi volti ad intensificare i controlli e rafforzare la formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro, così da prevenire simili tragedie.
La manifestazione dell’UGL ‘Lavorare per vivere’ vuole porre l’attenzione del Governo e dell’opinione pubblica sul fenomeno delle morti bianche e ribadire, ancora una volta, basta stragi sul lavoro», hanno chiarato in una nota congiunta Giuseppe Sanzò e Paolo Capone, rispettivamente Segretario Regionale UGL Puglia e Segretario Generale dell’UGL, Unione generale del Lavoro, in merito all’incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un operaio nel porto di Taranto.

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