Sentirsi all’altezza di decidere cosa fare e cosa non fare a discapito degli operai senza interpellarli è cosa poco accorta, complimenti a loro che ci sono riusciti alla grande. Far lavorare gli operai in fabbrica il 9 febbraio è una sconfitta per tutta la Melfi attiva, che crede ancora nei valori e nelle tradizioni.
di Michael Logrippo
Quello che succederà a Melfi nella seconda settimana di febbraio ha dell’assurdo, nella sua forma più squallida. Di seguito riportiamo una breve nota inviataci privatamente dalla “Stellantis, FCA ITALY MELFI”
che segnalava, lo scorso 29 gennaio 2022 lo svolgimento dell’incontro tra la Direzione Aziendale e il comitato esecutivo del consiglio della RSA per anticipare la Festività del Santo Patrono di Melfi San Alessandro, anticipata a lunedì 7 Febbraio 2022, mentre il giorno 9 sarà lavorativo.
La mente di questa decisione, siamo sicuri, non uscirà facilmente allo scoperto, ma ci teniamo a fargli recapitare alcuni concetti. Allo stesso modo vorremmo fargli presente l’importanza che assume questa festività nella città di Melfi. Essa risulta essere alla pari di una qualsiasi altra ricorrenza annuale e niente e nessuno potrà mai cambiare questo modo di vivere la festività di Sant’Alessandro.
Sentirsi all’altezza di decidere cosa fare e cosa non fare a discapito degli operai senza interpellarli è cosa poco accorta, complimenti a loro che ci sono riusciti alla grande.
Far lavorare gli operai in fabbrica il 9 febbraio è una sconfitta per tutta la Melfi attiva, che crede ancora nei valori e nelle tradizioni.
Ancor peggio poi, cari lettori, è se il tutto viene accompagnato da una grossa presa in giro, la decisione di anticiparla, una scelta umiliante, quasi ad accontentare quei pochi che ancora ci credono.
Cara Stellantis, o chi per te, il rispetto verso la storia e le tradizioni del comune, che ti ospita, non va calpestata a tuo piacimento ed interesse, mai.