In attesa degli aumenti sul costo di luce e gas per i consumatori, causati dall’aumento esponenziale dei costi delle materie prime, cerchiamo di rispondere alla domanda che si formula da più parti: è possibile tutelarsi per i rincari delle bollette?
di Redazione —
È possibile tutelarsi dagli aumenti sul costo di luce e gas per i consumatori, causati dall’aumento esponenziale dei costi delle materie prime? Cosa è meglio sapere dinanzi a quello che, probabilmente, sarà il trimestre più salato per i consumi di luce e gas?
Provando a rispondere alle domande, prima di ogni cosa, il miglior consiglio da dare potrebbe essere quello di dare un raglio alle spese valutando le migliori offerte luce e gas attualmente presenti sul mercato. Un eventuale cambio di gestore non comporta spese, è gratuito, non prevede la sostituzione dei contatori e l’interruzione del servizio. Tutto avviene in modo automatico attraverso la compilazione di una modulistica fornita dal nuovo operatore presso cui decideremo di affidarci.
Prima di attivare un contratto controlla sempre l’unica voce di spesa in grado di fare la differenza: il costo della materia energia, che è espresso in bolletta ed è l’unica voce sulla quale le aziende si fanno concorrenza tra loro. Gli altri costi sono fissi e stabiliti da ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, per cui sono identici per tutti gli operatori.
Per dare un taglio alle spese, come è molto ovvio, bisogna dare un taglio ai consumi, cosa che non farà bene solo alle tue finanze, ma anche all’ambiente. Quindi, spegni le luci nelle stanze inutilizzate, stacca ciabatte e alimentatori in stand-by, riduci il riscaldamento a temperature normali e vedrai che le cose andranno meglio. Inoltre è arrivato il momento di pensare all’efficienza della tua casa dal punto di vista energetico rispondendo alla domanda: quanta energia disperdi e quanta, invece, ne consumi realmente?
Il Governo ha stanziato circa 3.000.000.000 di € per farsi carico della spesa dei rincari ed abbassato l’IVA sull’energia per il primo trimestre. Inoltre ha stanziato fondi per le famiglie in difficoltà e ha garantito la rateizzazione in 10 mesi senza interessi per chi è in condizione di morosità.
Non da ultimo, un altro suggerimento, potrebbe essere quello relativo al contatto diretto con gli operatori che possono sicuramente aiutarti a chiarire la situazione. Nel Codice Civile si legge che i contratti per i quali la prestazione è divenuta eccessivamente onerosa, per il verificarsi di avvenimenti straordinari, è prevista la possibilità di chiederne la risoluzione. Tale interpretazione favorirebbe un appiglio normativo, per il quale il consumatore ha diritto a rinegoziare il contratto, chiedendo migliori condizioni o decidendo, in caso contrario, di passare ad un altro operatore.
Questo rimane, comunque, sempre un diritto del consumatore che, tutelato anche da ARERA, ha facoltà di scelta sugli operatori, oppure, riformulare la proposta contrattuale per ottenere condizioni migliori rispetto a quelle che si prospettano per il primo trimestre del 2022. Ovviamente, qualora si decidesse di cambiare operatore non si dovranno segnalare i motivi, ma semplicemente rivolgerti al nuovo operator, che, una volta ricevuti i dati, avvierà tutta la procedura.