LEO: «…gli Avvocati foggiani non accetteranno passivamente disposizioni incostituzionali che discriminino le persone, l’esercizio della professione, il diritto dei cittadini a scegliere il proprio difensore libero da vincoli governativi che nulla hanno a che fare con la emergenza sanitaria da Covid 19 arginabile con altri strumenti più efficaci e sicuri… Non condividiamo i discriminatori termini “pro vax” e “no vax”… Impugneremo le norme deliberate dal Governo Italiano minanti le libertà fondamentali dell’individuo e il diritto all’esercizio della difesa a favore di tutti i cittadini con ogni iniziativa giuridica possibile.».
di Piero Mastroiorio —
L’avvocato Luigi Leo, in qualità di Consigliere dell’Ordine Avvocati di Foggia, ha inviato una lettera ad un quotidiano locale, contenente il pensiero degli avvocati di Foggia in relazione all’uso di green pass e super green pass, precisando quanto segue:
– il Consiglio dell’Ordine Avvocati di Foggia non ha mai fissato all’ordine del giorno alcuna analisi e valutazione sul decreto legge 7.1.2022 n. 1 deliberato dal Consiglio dei Ministri disciplinante l’obbligo del green pass (vaccino o tampone) e del super green pass (solo vaccino) a carico degli avvocati per fare ingresso nel Palazzo di Giustizia foggiano ed in quelli italiani oltre che per partecipare alla celebrazione dei processi in qualità di difensori;
– il numero degli Avvocati foggiani contrari alle nuove norme su green pass e super green pass è più elevato di quanto si immagini e non accetterà passivamente disposizioni incostituzionali che discriminino le persone, l’esercizio della professione, il diritto dei cittadini a scegliere il proprio difensore libero da vincoli governativi che nulla hanno a che fare con la emergenza sanitaria da Covid19 arginabile con altri strumenti più efficaci e sicuri considerato che la scienza e le informazioni ufficiali attestano sistematicamente la inattendibilità dei tamponi e la inefficacia di un siero sperimentale, tale almeno fino all’anno 2024, pubblicizzato vaccino che, nell’immediatezza ed a lungo termine, potrebbe essere dannoso e, addirittura, letale;
– non condividiamo i discriminatori termini “pro vax” e “no vax” generalmente utilizzati nel volgo e dai rappresentanti di Governo e Parlamento considerato che non sono termini giuridici che si addicano al linguaggio e al decoro dell’Avvocatura;
– non è possibile discernere quanti avvocati si siano effettivamente vaccinati volontariamente o indotti dalla necessità di continuare a svolgere l’attività professionale;
– impugneremo le norme deliberate dal Governo Italiano minanti le libertà fondamentali dell’individuo e il diritto all’esercizio della difesa a favore di tutti i cittadini con ogni iniziativa giuridica possibile.