Mentre si attende la data di entrata in vigore del prezzo di vendita nelle farmacie, per le quali resta volontaria l’adesione, le Associazioni di consumatori, seppur soddisfatte dall’accordo raggiunto, chiedono sanzioni contro le speculazioni.

di Redazione —

Raggiunto l’accordo tra struttura Commissariale ed Associazioni di categoria sulla vendita, in farmacia, di mascherine FFP2 al prezzo calmierato di 0,75 € l’una, come spiega FEDERFARMA in una nota: «Il Protocollo d’intesa sottoscritto tra il Ministro della salute, il Commissario straordinario e le Associazioni di categoria, corrisponde agli indirizzi dettati dal Governo con l’emanazione del decreto-legge 229/2021 che, all’articolo 3, prevede appunto la stipula di un accordo volto ad assicurare la vendita dei dispositivi di protezione individuale FFP2 a prezzi contenuti. L’adesione da parte delle farmacie è su base volontaria.».

L’accordo serve per far fronte alle nuove misure introdotte dal Governo, che, tra le altre, prevede anche quella relativa all’obbligo di indossare tale dispositivo in alcune specifiche situazioni, come spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto, nelle sale teatrali, nelle sale da concerto, nelle sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché, in eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso o all’aperto, su voli commerciali, navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, treni impiegati nei servizi di trasporto passeggeri interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità, autobus e pullman di linea adibiti a servizi di trasporto tra più di due regioni, o quelli adibiti a servizi di noleggio con conducente, funivie, cabinovie e seggiovie qualora utilizzate con chiusura delle cupole paravento e mezzi del trasporto pubblico locale o regionale.

«Lo avevamo chiesto subito, non appena era stata ventilata l’ipotesi di rendere obbligatorie le mascherine FFP2. Resta il problema della tempistica, non solo perché si spera che la prossima volta vengano finalmente fissati i prezzi prima dell’introduzione dell’uso obbligatorio e non viceversa, ma anche perché ancora oggi non sappiamo esattamente da quando si troveranno a 0,75 centesimi, senza se e senza ma», dice Massimiliano Dona, presidente dell’UNC, Unione Nazionale Consumatori.

Soddisfatto anche il CODACONS, che, nel chiedere un intervento contro le speculazioni, attraverso le parole del suo Presidente, Carlo Rienzi, spiega: «Avevamo chiesto al Governo di imporre un prezzo calmierato inferiore a 0,80 € a mascherina, prezzo al quale si potevano trovare le FFP2 nelle farmacie e nei negozi prima di Natale. L’accordo raggiunto oggi risponde in pieno alla nostra richiesta. Ora però occorre sanzionare chi, negli ultimi giorni, ha realizzato speculazioni, vendendo le mascherine a prezzi rincarati approfittando dell’esigenza dei consumatori di dotarsi di FFP2 per accedere ai mezzi pubblici.».

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