Realizzato un video, che pubblichiamo integralmente, a testimonianza dell’immenso lavoro svolto, racchiude le fasi del laboratorio dell’opera “Mosaichaos”, che, insieme al “Catalogo”, sono stati presentati al pubblico, lo scorso 19 novembre 2021 presso, il Villaggio Quadrimensionale a Troia, un piccolo paese della Daunia, in Provincia di Foggia, diventato crocevia delle specificità di tutta Italia.
di Redazione —
Lo scorso 19 novembre 2021, presso il Villaggio Quadrimensionale di Troia, in Provincia di Foggia, sede della Fondazione Nuova Specie ETS, si è inaugurato “Il Mosaichaos delle Meraviglie” e si è tenuta la presentazione del “Catalogo“, la cui pubblicazione è stata finanziata dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia. L’evento ha ricevuto l’apprezzamento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il riconoscimento dei valori di “cultura, arte e sostenibilità” da parte della Commissione Nazionale Italiana dell’UNESCO, nonché, i riconoscimenti del Ministero per il Sud, dell’Istruzione e di quello del Lavoro e Politiche Sociali.
La presentazione del progetto “Mosaichaos” è stata l’occasione per ripercorrere le tappe di un laboratorio antropologico che ha coinvolto 300 persone de-professionalizzate che, con l’accompagnamento teorico del dr Mariano Loiacono e sotto la sapiente guida del maestro mosaicista Dario Quitadamo, hanno creato un’opera unica ed originale, come lo stesso maestro sottolinea: «Ogni tessera è stata tagliata a mano … Provate a immaginare quante dita hanno suonato la musica di questo mosaico, con una tecnica lenta che ha dato ad ognuno la possibilità di ascoltare il proprio stato d’animo e di metterlo giù… La mia attitudine è stata quella di prendere gli scarti e dare nuova vita, di guardarli con occhio nuovo e rimetterli in vita … come il fatto di essermi sentito pure io uno scarto e se dagli scarti possono nascere meraviglie come questa…».
Ogni fase di questo meraviglioso laboratorio è stata documentata ed ha dato vita all’emozionante video, qui pubblicato, realizzato a testimonianza dell’immenso lavoro svolto, la visione del quale sia stimolo agli indecisi, affinchè, come si augurano gli autori, «vengano a visitarci e possano personalmente apprezzare un’opera di grande valore, artistico ed umano, perché anche le istituzioni locali comprendano la ricchezza di un’opera nata a Troia, un piccolo paese della Daunia diventato crocevia delle specificità di tutta Italia, e vogliano affiancarci nelle future progettualità.».