ZULLO: «Abbiamo cittadini stremati dall’epidemia e dalle intense chiusure all’accesso di prestazioni diagnostiche e terapeutiche non solo per malattie oncologiche e di analoga gravità, ma anche per patologie minori quali ernie inguinali, patologie vascolari e tante altre… Emiliano non perda tempo, ha voluto la bicicletta e… pedali. Non sia solerte solo nell’accogliere rifiuti da altre Regioni.».
di Redazione —
«Il saldo finanziario derivante dalla mobilità sanitaria degli italiani tra le Regioni deve derivare dall’efficienza e dalla qualità dei sistemi sanitari regionali e non da regole rigide assunte negli Accordi Stato-Regioni. Se un cittadino lucano sceglie liberamente di rivolgersi o deve completare il ciclo di cura all’ospedale ‘Miulli’ di Acquaviva, questo non può essere impedito da rigidi tetti di spesa assunti a livello di Accordi che non tengono conto delle reali esigenze dei cittadini italiani liberi di muoversi da una regione all’altra anche per motivi di assistenza sanitaria.
Le Regioni, a partire dalla Puglia, hanno il dovere di rendere efficienti i propri sistemi sanitari e non devono cullarsi e deresponsabilizzarsi forti dei tetti di spesa che fermano l’assistenza negli ultimi mesi dell’anno.
Abbiamo cittadini stremati dall’epidemia e dalle intense chiusure all’accesso di prestazioni diagnostiche e terapeutiche non solo per malattie oncologiche e di analoga gravità, ma anche per patologie minori quali ernie inguinali, patologie vascolari e tante altre che non riescono ad essere soddisfatte per carenza di turni operatori. Questo vale anche per le necessità di riabilitazione penalizzate dalla riduzione dei tetti di spesa il cui risultato è l’aggravamento e la cronicizzazione degli esiti invalidanti.
Emiliano non perda tempo, ha voluto la bicicletta e… pedali. Non sia solerte solo nell’accogliere rifiuti da altre Regioni», ha dichiarato Ignazio Zullo, Capogruppo in Regione Puglia di Fratelli d’Italia.