Per i 1.800 bambini italiani, tra i 5 e i 10 anni, coinvolti in un sondaggio realizzato da Educazione Digitale, il web è uno spazio di socializzazione, internet un luogo familiare a cui accedono attraverso dispositivi digitali in età sempre più giovane ed il 40% di loro è disponibile a dare informazioni personali ad amici “virtuali” conosciuti solo online.
di Redazione —
Un sondaggio, commissionato da Kaspersky, piattaforma sulla sicurezza informatica dedicata ai bambini della scuola primaria, ad Educazione Digitale, che ha coinvolto un campione di oltre 1.800 bambini italiani, tra i 5 e i 10 anni, in 88 scuole italiane iscritte alla piattaforma di Educazione Digitale, da maggio a ottobre 2021, con l’intento di indagare le abitudini della generazione Alpha sull’uso dei dispositivi tecnologici e la loro consapevolezza circa i rischi nei quali potrebbero incorrere navigando in rete, ha rivelato come i bambini siano sempre più spesso online, con lo smartphone in mano e la connessione internet per vivere “onlife”, chattare e giocare con gli amici. Per loro, quella generazione Alpha che non è mai stata senza internet, la rete è un ambiente familiare e il web uno spazio di socializzazione e un luogo quotidiano.
Nonostante i consigli di genitori e scuola sull’educazione digitale, però, i bambini che vanno online sono poco consapevoli dei rischi che si corrono condividendo i propri dati personali con gli sconosciuti. Pensano che un amico virtuale sia pur sempre un amico, tanto che quattro su dieci si dicono disposti a fornire informazioni private ad amici conosciuti online, tanto che tra i dati del sondaggio quello più allarmante è quello relativo al 40% dei piccoli intervistati che «pur avendo ricevuto consigli e istruzioni da familiari e insegnanti circa i pericoli della rete, condividerebbe senza problemi dati e informazioni personali come indirizzo di casa, scuola e lavoro dei familiari, ad amici virtuali mai incontrati prima. Il rischio che possano incorrere in malintenzionati non è solo ipotetico: il 36% ha dichiarato di aver ricevuto online proposte di giochi o sfide pericolose da parte di sconosciuti», informa una nota di Kaspersky. La generazione Alpha, i bambini nativi digitali, vivono in una dimensione “onlife” che comprende insieme l’online e il “reale”. Il web è per loro un luogo familiare e uno spazio di socializzazione. I bambini non si separano dalla tecnologia neanche quando stanno in compagnia, evidenzia l’indagine. Solo uno su quattro gioca con gli amici senza tablet o smartphone., come si sottolinea nella ricerca: «Anche quando sono in compagnia dei loro amici, i bambini italiani non si separano mai dai loro dispositivi, anzi il 43% ha dichiarato di utilizzarli per fare video e foto insieme, mentre il 31% li usa per sfidarsi a giochi online o chattare con altri amici. Solo il 25% ha dichiarato che preferisce trascorre il tempo insieme ai coetanei giocando senza tablet o smartphone.».
Altro dato evidente, emerso dal sondaggio, è che bambini e bambine accedono ai dispositivi digitali e a internet sempre prima: oltre la metà dei bambini ha già uno smartphone o un tablet tutto suo. Secondo l’indagine di Kaspersky, infatti, «il 55% delle bambine e dei bambini italiani, tra i 5 e i 10 anni, possiede già un dispositivo personale e il 20% lo utilizza più di 2 ore al giorno ogni volta che ne ha voglia con la possibilità di connettersi alla rete.».
Degli strumenti digitali, ai bambini piace la possibilità di entrare in un mondo tutto loro in cui si sentono bene come ha risposto il 34% degli intervistati. Oltre quattro su dieci (41%) apprezza la possibilità di conoscere nuovi amici e condividere le giornate. Il 19% segnala la possibilità di imparare cose nuove e solo al 6% non piace utilizzare gli strumenti digitali. Questa conoscenza dello strumento, però, non rende consapevoli di potenzialità e rischi. Parrebbe naturale, considerato che si tratta di bambini. Quello che emerge è infatti la confidenza che i minori sono portati a dare, nonostante i moniti di insegnanti e familiari: «Quando è stato chiesto ai bambini se sarebbero disposti a condividere informazioni personali come “dove vivi”, “dove vai scuola” o “che lavoro fanno i tuoi genitori” con amici virtuali mai incontrati prima, il 40% ha affermato che risponderebbe tranquillamente “perché un amico virtuale è pur sempre un amico”. Il 18% risponderebbe ma senza dare troppi dettagli, mentre solo il 42% di loro ha affermato di essere consapevole che queste informazioni non andrebbero mai date a degli sconosciuti. Questo dato sorprende ancora di più se si considera che il 93% di loro ha affermato di aver ricevuto da familiari e insegnanti tutte le informazioni necessarie circa i pericoli che potrebbero incontrare online.».