L’UE è tra i maggiori esportatori mondiali di prodotti agroalimentari, mentre, per quanto riguarda le importazioni, si piazza al terzo posto, tra i maggiori importatori, dopo Stati Uniti e Cina.
di Redazione —
Nel 2020 l’Unione Europea ha consolidato la sua posizione nel commercio agroalimentare mondiale facendo segnare un ulteriore miglioramento della posizione dell’UE tra i maggiori esportatori mondiali di prodotti agroalimentari, infatti, per quanto riguarda le importazioni, secondo una relazione pubblicata lo scorso 8 settembre 2021, è il terzo maggiore importatore dopo gli Stati Uniti e la Cina.
«In particolare nel 2020 l’UE ha raggiunto un valore totale di 306 miliardi di €: 184 miliardi di € di esportazioni e122 miliardi di € di importazioni. Rispetto al 2019, entrambi i valori segnano una leggera crescita, dell’1,4 % e dello 0,5 % rispettivamente. Il Regno Unito è stato il partner più importante dell’UE nel commercio agroalimentare, con una quota del 23 % del totale delle esportazioni agroalimentari dell’UE e del 13 % delle importazioni totali», si legge in una nota della Commissione Europea.
L’UE esporta un’ampia gamma di prodotti, mostrando la competitività del proprio settore agroalimentare in diverse categorie, dai prodotti di base a quelli dell’industria alimentare ad alta lavorazione. Esaminando le tipologie dei prodotti, carni suine e frumento hanno contribuito notevolmente all’aumento complessivo delle esportazioni agroalimentari dell’UE.
Per quanto riguarda le destinazioni, la Cina, la Svizzera e le regioni del Medio Oriente e del Nord Africa hanno trainato la crescita nel 2020, mentre si è verificato un calo verso Stati Uniti, Turchia, Singapore e Giappone.
Le importazioni dell’UE, invece, sono nettamente dominate dagli alimenti e mangimi agricoli di base, che rappresentano circa il 75 % del totale. In particolare, la crescita è stata determinata principalmente dall’aumento del valore delle importazioni di oleaginose, acidi grassi e cere, olio di palma, frutta e semi di soia. In termini di importazioni, il Canada è cresciuto in misura significativa come fonte di importazioni dell’UE. Allo stesso tempo, le importazioni dell’UE sono diminuite maggiormente di valore in provenienza dal Regno Unito, dall’Ucraina e dagli Stati Uniti.
«Promuovere un commercio aperto ed equo è una delle priorità politiche della Commissione europea che apporta notevoli benefici ai nostri agricoltori. Il successo del commercio agricolo è chiaramente legato alla politica agricola comune, che sostiene la competitività e l’innovazione, nonché all’eccellente reputazione di cui godono i nostri prodotti in quanto sicuri, prodotti in modo sostenibile, nutrienti e di elevata qualità», ha dichiarato Janusz Wojciechowski, Commissario per l’Agricoltura.