FDI: «Siamo preoccupati, perché fuori rimangono ancora tanti altri partiti e movimenti che lo hanno sostenuto, ma soprattutto rimane fuori il ‘Movimento 5 Stelle’, importante partner di governo, che in questo modo fa la figura del servo sciocco, utile solo a far fare ad Emiliano una bella figura, a livello nazionale, con il suo amico Giuseppe Conte, ma poi in Regione vengono accontentati con le briciole… Senza pensare a quanta maggiore tassazione si scaricherà sulla collettività.».
di Redazione —
«Quante altre poltrone deve inventarsi il presidente Emiliano per accontentare tutti i candidati consiglieri regionali che lo hanno sostenuto alle Regionali? Francamente siamo preoccupati, visto che vi erano 14 liste che lo sostenevano. All’Acquedotto Pugliese come agli Aeroporti di Puglia ha già moltiplicato le nomine: dall’amministratore unico ai CdA, prima a tre e poi a cinque, anzi nel primo caso ora c’è anche la Fondazione, senza contare le agenzie, le consulenze, i consiglieri del presidente», dicono in una nota congiunta i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia a proposito delle ultime sei nomine dello scorso 15 settembre 2021, sottolineando: «fra AQP e ARCA, Emiliano ha fatto il pienone, ha accontentato ‘Italia in Comune’, con la nomina di Francesco Crudele, uno dei trombati alle Regionali, ma, poi, le altre sono tutte a lui riconducibili compresa il nuovo ingresso Tina De Francesco, anche lei da annoverare fra i trombati, in questo caso nella lista ‘CON’ a Lecce, ha trovato posto un altro suo ex assessore Toto Ruggeri, altri sono stati sistemati come consiglieri personali e un altro fedelissimo dirigente, Domenico Laforgia. Così come nell’ARCA ha trovato sistemazione Piero De Nicolo, fra i registi della sua campagna elettorale.
Per questo siamo preoccupati, perché fuori rimangono ancora tanti altri partiti e movimenti che lo hanno sostenuto, ma soprattutto rimane fuori il ‘Movimento 5 Stelle’, importante partner di governo, che in questo modo fa la figura del servo sciocco, utile solo a far fare ad Emiliano una bella figura, a livello nazionale, con il suo amico Giuseppe Conte, ma poi in Regione vengono accontentati con le briciole.
Al di là della vena ironica, che accompagna questo comunicato, non possiamo esimerci dal sottolineare quanto sia vergognosa questa moltiplicazione di poltrone pur di coltivare la clientela, senza pensare a quanta maggiore tassazione si scaricherà sulla collettività.».