CPI: «Si indignano di fronte alle immagini dei talebani che profanano chiese e cimiteri, ma tacciono compiacenti quando la stessa cosa succede a pochi metri dai loro consigli comunali. Il silenzio del mondo politico di fronte a uno scempio del genere è inqualificabile e ingiustificabile: chi tace diventa complice di chi ha materialmente compiuto l’atto.».
di Redazione —
«L’identikit dei codardi è da sempre lo stesso: infami senza onore! A Nettuno “Barbarigo” non si arrende», è il testo dello striscione affisso in più di cento città da CasaPound Italia, in riferimento alla profanazione delle salme dei caduti del Battaglione ‘Barbarigo’, sepolti al Campo della Memoria di Nettuno, in Provincia di Roma.
«Solo vigliacchi e codardi potevano compiere un gesto tanto infame e non è difficile trovarne i mandanti morali, gli stessi che nei salotti buoni della sinistra borghese si indignano di fronte alle immagini dei talebani che profanano chiese e cimiteri ma tacciono compiacenti quando la stessa cosa succede a pochi metri dai loro consigli comunali. Il silenzio del mondo politico di fronte a uno scempio del genere è inqualificabile e ingiustificabile: chi tace diventa complice di chi ha materialmente compiuto l’atto.
Vero è che non ci aspettiamo molto da parte di chi ha fatto rimuovere una targa dedicata ai ‘Martiri delle Foibe’, perché la frase di Dante Alighieri che vi era incisa viene giudicata troppo “guerrafondaia”. Da parte nostra, vogliamo ricordare a questi pagliacci che non basta certo frantumare lapidi e rubare le spoglie di un caduto per annientare uno spirito che vive da millenni: seppur morti, loro ardono, al contrario di voi, gusci vuoti fabbricati in serie da una società già morta», scrivono i militanti di CasaPound Italia in relazione alla profanazione delle due Tombe due tombe del Campo della Memoria, il Cimitero militare dedicato ai marò del Battaglione “Barbarigio” e agli altri combattenti della RSI, Repubblica Sociale Italiana.