ZULLO: «La vicenda, già costata ai pugliesi 25.000.000 di €, ai quali vanno aggiunti 111.000 € al mese di affitto e oneri aggiuntivi per il personale… L’Ente Fiera, ora rivendica la necessità di ottenere in cambio oltre 20-30.000 metri quadri di spazi fieristici che devono essere realizzati sempre a spese della Regione e quindi pagati dai pugliesi… Le ingenti risorse per allestire nuovi padiglioni della ‘Fiera del Levante’ vengano, invece, investiti per il potenziamento della Prevenzione e della Medicina territoriale e domiciliare con sviluppo della telemedicina.».
di Redazione —
«Da Fiera del Levante e del commercio a Fiera dell’Improvvisazione e dello spreco. La vicenda, già costata ai pugliesi 25.000.000 di € solo di ospedale Covid, ai quali vanno aggiunti 111.000 € al mese di affitto e oneri aggiuntivi per il personale, rischia di prendere una piega anche peggiore nel finale, perché la ‘toppa’ che il presidente Emiliano vuole mettere è peggiore del ‘buco’: tenere la struttura sanitaria a disposizione delle maxi emergenze. Scelta sciagurata, costosa e inutile!
Come Fratelli d’Italia denuncia da tempo, tenuto conto che proprio l’Ente Fiera, salvata economicamente, come lo stesso Emiliano ha ammesso, dall’affitto che la Regione paga, ora rivendica la necessità di ottenere in cambio oltre 20-30 mila metri quadri di spazi fieristici che devono essere realizzati sempre a spese della Regione e quindi pagati dai pugliesi.
Insomma oltre il danno la beffa: quindi da un lato paghiamo la Fiera per mantenere un centro per le maxi emergenze che in assenza di queste rimane desolatamente vuoto, con posti letto attrezzati vuoti; dall’altro andiamo a costruire per la Fiera altri padiglioni altrove. Ma siamo matti?
Senza contare che quando si parla di Centro per le Maxi Emergenze non si comprende che non può essere un Centro nella Fiera di Bari a fronteggiare le esigenze di assistenza sanitaria e sociale che potranno derivare da un’emergenza pugliese o meridionale o internazionale, perché ogni emergenza richiede una risposta non statica, ma flessibile e specifica.
La formazione, poi, non può essere disgiunta dall’assistenza in sanità né può avvenire su manichini, se non in una fase iniziale. La formazione si deve fare sul campo e va rafforzata in tutti i contesti sanitari da Lecce a Foggia, specie se deve formare operatori sanitari per le maxi emergenze.
Noi di ‘Fratelli d’Italia’ continueremo imperterriti a consigliare a Emiliano, Decaro, all’Ente Fiera, al generale Figliolo a soppesare le decisioni che si andranno a prendere: non si aggiunga ulteriore improvvisazione all’improvvisazione. Ma vi immaginate quale danno è avere in disuso, aspettando l’emergenza, attrezzature di avanguardia di cui altri ospedali sono privi e ne hanno bisogno.
Emiliano, in un momento di lucidità, ha affermato che le attrezzature dell’Ospedale della Fiera possono essere riallocate in altri ospedali e allora si proceda in questo senso completando i DEU e i DEA e gli ospedali esistenti che da decenni sono incompleti e con attrezzature vetuste per carenza di fondi. ‘Fratelli d’Italia’ lo sosterrà in questa direzione, perché è quella di maggior senso, la più giusta sia economicamente che sul piano dell’efficienza. Le ingenti risorse per allestire nuovi padiglioni della ‘Fiera del Levante’ vengano, invece, investiti per il potenziamento della Prevenzione e della Medicina territoriale e domiciliare con sviluppo della telemedicina», ha detto Ignazio Zullo a nome del gruppo regionale di Fratelli d’Italia, nel rendere palese la posizione del Gruppo politico che rappresenta, sul futuro dell’Ospedale in Fiera, ora delle grandi emergenze a Bari.