Secondo i dati EUROSTAT, in Europa, fra aprile 2020 e marzo 2021 il numero di notti trascorse nelle strutture ricettive europee è crollato del 61%, a causa delle restrizioni di viaggio, dei confinamenti e della difficoltà di spostamento.
di Redazione —
In Europa, nel periodo che va da aprile 2020 e marzo 2021, il turismo è stato uno delle vittime economiche della pandemia a causa delle restrizioni di viaggio, dei confinamenti, (lockdown) e della difficoltà di spostamento, con un calo netto delle notti trascorse nelle strutture ricettive europee, come certificano gli ultimi dati EUROSTAT: «Il numero di notti trascorse negli esercizi ricettivi turistici dell’UE è diminuito del 61% tra aprile 2020 e marzo 2021 (1,1 miliardi), rispetto ai 12 mesi precedenti la pandemia (aprile 2019-marzo 2020: 2,8 miliardi).».
Il numero di notti trascorsi nelle strutture ricettive ha subito un vero e proprio tracollo a Malta (-80%) e in Spagna (-78%), seguite da Grecia (-74%), Portogallo (-70%) e Ungheria (-66). %). All’estremo opposto, Paesi Bassi e Danimarca hanno entrambi riportato cali del 36%. L’Italia è più o meno allineata alla media europea.
Tra aprile 2020 e marzo 2021, rispetto ai 12 mesi precedenti, le notti trascorse dagli ospiti internazionali sono diminuite del 79%, mentre le notti trascorse dai residenti, o ospiti domestici, sono diminuite del 45%. Il calo degli ospiti internazionali è enorme in Spagna (-90%), Romania (-89%), Ungheria e Finlandia (entrambe -88% ) e Repubblica (-87%), l’Italia è in linea con la media europea.
Fra i paesi dell’Unione c’è un segno positivo per il turismo interno, notti passate nelle strutture ricettive dai residenti, solo in Slovenia e Malta, rispettivamente a più 25% e più 20%. Si tratta però, spiega Eurostat, di un aumento che non ha certo potuto compensare il tracollo del turismo internazionale, anche per l’importanza relativamente ridotta del turismo interno di questi paesi.
Il dato EUROSTAT sul calo drastico del turismo in Europa non è certo una sorpresa: per quanto riguarda l’Italia, basti ricordare il report diffuso dall’ISTAT su viaggi e vacanze nel 2020 che certifica come si sia quasi dimezzato il turismo dei residenti. Infatti, nel 2020 i viaggi dei residenti in Italia nel 2020 toccano il loro minimo storico: sono 37.527.000 (231.197.000 pernottamenti), con una drastica flessione rispetto al 2019, riguardo le vacanze del -44,8% e, ancora, di più i viaggi di lavoro, che fanno segnare un -67,9%.