«Il lavoro dei giornalisti è dare le notizie per informare i cittadini… Destano sconcerto e preoccupazione, circa il rapporto con la libera stampa e il rispetto del diritto di cronaca, che, in primis, un presidente di Regione dovrebbe tutelare, avendo giurato fedeltà a quei valori costituzionali.».
di Redazione —
«Il lavoro dei giornalisti è dare le notizie per informare i cittadini. Sorprende, quindi, che il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, possa screditare un’intera categoria professionale in una chat con i consiglieri regionali di maggioranza, come riportato dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” di oggi. Le frasi attribuite al presidente Emiliano: “I giornalisti prendono sempre le notizie da soli e si ‘imputtanano’ quando sono questioni complesse”, destano sconcerto e preoccupazione, circa il rapporto con la libera stampa e il rispetto del diritto di cronaca, che, in primis, un presidente di Regione dovrebbe tutelare, avendo giurato fedeltà a quei valori costituzionali», si legge in una nota dell’Ordine Giornalisti di Puglia, pubblicata, lo scorso 15 Aprile 2021, sulla pagina telematica dell’OdG, che, sempre sulla stessa pagina e,
sempre in una nota congiunta con ASSOSTAMPA, Associazione della Stampa di Puglia, due giorni dopo, 17 Aprile 2021, pubblicava un’altra nota in cui si sottolinea: «Prima le dichiarazioni su “certa stampa manipolata” nel programma tv “Anni 20” di Rai Due, poi le dichiarazioni a “Zapping” su Rai Radio1: anche per l’assessore alla Salute della Puglia, Pier Luigi Lopalco, nelle stesse ore in cui lo dichiarava il presidente Emiliano, la responsabilità della gestione della pandemia in Puglia è dei giornalisti. I quali commettono l’errore di dare notizie, come i repentini cambiamenti delle circolari sulla campagna vaccinale e, a suo dire, diffondono “interpretazioni sbagliate sulle testate locali” rispetto alla decisione, assunta dalla Regione, di affidare il perno della cabina di regia anti-Covid, la distribuzione dei vaccini, alla Protezione civile, di fatto spodestando l’assessore.».