MARSELLA: «Non ci interessano le polemiche, noi siamo da sempre al fianco degli italiani e non possiamo tirarci indietro in un momento come questo. Tra noi ci sono madri, padri, lavoratori ed anche ristoratori ed abbiamo il diritto di stare in piazza. Riteniamo fallimentare e criminale la gestione del governo dell’emergenza sanitaria e crediamo che l’unica soluzione sia aprire senza condizioni.».
di Redazione —
Sono ancora in piazza i ristoratori di ioapro che protestare contro il decreto sostegni che riconosce aiuti che vanno dall’1,7% al 5% del calo del fatturato del 2020 rispetto al 2019.
Tra le domande che arrivano dai manifestanti quella più insistente: davvero, pensate, senza prendere in giro i ristoratori, che un’attività che ha perso centinaia di migliaia di Euro possa evitare il fallimento se lo Stato gli dà il 2% di ristoro?
Non sarebbe meglio avere come priorità assoluta quella di concentrare ogni risorsa disponibile per salvare le imprese italiane ed evitare la perdita di altri posti di lavoro?
Non si potevano usare anche i circa 5 miliardi che si spendono per la lotta al contante e la lotteria degli scontrini per i ristori?
Alla manifestazione di oggi hanno preso parte anche alcuni esponenti di CasaPound Italia, i quali dopo aver aderito alla manifestazione dei ristoratori, partita da Piazza San Silvestro, si è staccata dal corteo principale ed ha cercato di raggiungere Piazza Montecitorio, dove sono stati bloccati dalla Polizia, con la quale, hanno cercato un punto di trattativa per raggiungere la meta di Piazza Montecitorio.
Gli aderenti a CasaPound, sono entrati in piazza San Silvestro sventolando tricolori e cantando l’inno nazionale, rivendicando la legittimità della propria presenza, dopo le polemiche della scorsa settimana, come spiega Luca Marsella, consigliere municipale a Roma eletto nelle lista di CasaPound, intervenuto dal palco martedì scorso: «Siamo parte integrante della protesta. La nostra presenza è voluta dai ristoratori. Basta strumentalizzazioni, tra le nostre fila ci sono lavoratori, imprenditori, padri e madri colpiti dalla crisi ed anche ristoratori che hanno tutto il diritto di stare in piazza. Non ci interessano le polemiche, noi siamo da sempre al fianco degli italiani e non possiamo tirarci indietro in un momento come questo. Riteniamo fallimentare e criminale la gestione del governo dell’emergenza sanitaria e crediamo che l’unica soluzione sia aprire senza condizioni.
Con i ristoratori di #ioapro abbiamo provato a raggiungere Montecitorio in modo pacifico, ma ci è stato detto che la piazza era interdetta. A quel punto i manifestanti sono stati respinti dalla polizia. Siamo parte integrante della protesta al fianco di #ioapro e non accettiamo strumentalizzazioni. Tra noi ci sono madri, padri, lavoratori ed anche ristoratori ed abbiamo il diritto di stare in piazza.»