PUSCEDDU: «Questi non sono programmi, ma solo vaghe buone intenzioni, che gli operatori sentono annunciare da anni. Evitiamo di alimentare illusioni!».
di Redazione —
L’audizione in videoconferenza del Ministro del Turismo, del 16 marzo, scorso è stata oggetto di attenta analisi da parte di ISVRA, Istituto Italiano per lo Sviluppo Rurale e l’Agriturismo, come dichiara il Presidente, Mario Pusceddu: «Non c’è una sola proposta concreta e poi, a seguire, un invito a prenotare le vacanze estive senza alcun ragionevole presupposto», a cui hanno fatto eco quelle del il direttore, Giorgio Lo Surdo: «Bisogna prepararsi a provvedimenti immediati, le buone idee per dopodomani lasciamole alle prospettive di lungo periodo. A breve termine non si sa cosa fare, se non vuoti proclami, che già abbiamo visto dove portano…».
Dall’audizione, secondo la valutazione di ISVRA, emergono esclusivamente generalizzazioni, «anche dall’unico punto, il 3° su “Un obiettivo immediato: la prossima stagione turistica”, che sembrerebbe finalmente stringente:
- “Occorre ridare subito fiducia agli operatori del settore e ai turisti, con iniziative e azioni concrete che devono svilupparsi mediante precise linee di intervento”: QUALI?
- “Occorre operare al precipuo fine di non pregiudicare la prossima stagione estiva”: COME?
- “È possibile fare ‘turismo’ in sicurezza anche nel periodo pandemico”: NE PARLERO’ COL MINISTRO DELLA SALUTE!
In più, non c’è un solo riferimento all’agriturismo, al turismo rurale, al turismo enogastronomico: e pensare che Gian Marco Centinaio, leghista come Garavaglia, aveva “spostato” la competenza istituzionale sul turismo nel Ministero delle politiche agricole…».
Gli altri punti dell’audizione non concedono spazio alla speranza, almeno e breve termine: «dobbiamo organizzare bene il nuovo Ministero, sviluppare il dialogo con gli stakeholders, esaminare quando e quanto sono arrivati i sostegni (o ristori) alle imprese, migliorare la digitalizzazione della filiera, armonizzare la frammentazione delle competenze, ma non è un ossimoro, favorire l’aggiornamento e l’aggregazione fra le imprese?
Tutte “faccenducce” che si risolvono da oggi a domani!
E’ chiaro che Garavaglia prende tempo, ma, per non sembrare “inerte”, lancia anche una “proposta forte”, quanto equivoca e sostanzialmente scriteriata: “Quando arriverà la bella stagione saremo tutti in zona gialla e quindi vivremo l’estate come l’anno scorso, senza tanti problemi”. Non sembra proprio che l’estate scorsa sia andata proprio così, né che la prossima, stanti i ritardi nella fornitura dei vaccini e nelle relative somministrazioni, andrà così.
Il dovere di un Ministro è, certo, quello di non alimentare paure, ma neppure quello di costruire illusioni!», concludono dall’secondo ISVRA.