CAPONE: «Il sostegno alla scuola e alla formazione deve essere concepito come uno dei più grandi investimenti ad alto moltiplicatore, in termini di nuove competenze e di opportunità di sviluppo. In tal senso, i giovani rappresentano il futuro del nostro Paese per cui è un obbligo morale dare loro la possibilità di inserirsi all’interno del mercato del lavoro.».
di Redazione —
«Il Recovery Plan rappresenta per il Mezzogiorno un’occasione preziosa per un riscatto economico e sociale di portata epocale. L’UGL ribadisce la centralità di un piano per il lavoro, che coniughi politiche industriali e occupazionali sul modello del “piano Marshall”. È il momento di valorizzare le immense potenzialità del Sud e fare leva sul giacimento inesauribile di risorse intellettuali e professionali che è in grado di offrire. A tal fine è indispensabile un mutamento di paradigma culturale prima che politico, abbandonando la logica dell’assistenzialismo e dei sussidi che svilisce innanzitutto la dignità del lavoratore, rimuovendo gli ostacoli burocratici che impediscono il matching tra domanda e offerta di lavoro.
Il sostegno alla scuola e alla formazione deve essere concepito come uno dei più grandi investimenti ad alto moltiplicatore, in termini di nuove competenze e di opportunità di sviluppo. In tal senso, i giovani rappresentano il futuro del nostro Paese per cui è un obbligo morale dare loro la possibilità di inserirsi all’interno del mercato del lavoro.
Fondamentale, dunque, avviare un programma di interventi all’insegna della digitalizzazione, un passaggio fondamentale per creare nuovi posti di lavoro e promuovere la competitività delle imprese nelle regioni meridionali. Al tempo stesso è urgente riformare l’attuale codice degli appalti al fine di ridurre le tempistiche per la ‘messa a terra’ di un’opera, liberando gli oltre 120.000.000.000 di € di fondi nazionali non spesi a causa della burocrazia. Risorse preziose che consentirebbero, unitamente ai finanziamenti derivanti dal Recovery Plan, di far ripartire i troppi cantieri rimasti sospesi. La riscossa del Mezzogiorno potrà avverarsi soltanto attraverso un ambizioso piano infrastrutturale a cominciare dal Ponte sullo Stretto e dall’Alta velocità, per eliminare il gap Nord-Sud a beneficio dell’occupazione, della coesione e dello sviluppo del Paese», ha detto Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, Unione Generale del Lavoro, in merito agli investimenti necessari per favorire la ripresa economica nel Sud Italia.