di Redazione —

«Le piogge di questi giorni, nonostante siamo in pieno inverno, non sono sufficienti a farci superare la lunga siccità che ci ha investiti dalla scorsa Primavera. Basta vedere i dati relativi alla Diga di Occhito per rendersene conto.

Alla data odierna (22 gennaio 2025 ndr) la diga, che ha una capacità totale pari a 333.000.000 di mc di acqua, presenta una disponibilità idrica di 37.120.680 mc con un livello di 174,88 m/slm contro i 123.788.760 mc di acqua presenti nella diga il 21 gennaio 2024, con un livello di 123.788.760 m/sml. Tali dati sono chiari: continuano a scarseggiare le piogge e manca una ricarica sia della falda che degli invasi. Il punto resta questo: il clima sta cambiando e non possiamo confidare solo sulle precipitazioni specie per alcune attività produttive come l’agricoltura.

Occorre iniziare ad intraprendere altre azioni che sono importanti come attuare una corretta depurazione delle acque reflue civili ed industriali per un loro riutilizzo; utilizzare sistemi di irrigazione a basso consumo di acqua in agricoltura; operare la desalinizzazione dell’acqua salmastra e salata; recuperare e depurare le acque meteoriche così come sensibilizzare i cittadini all’uso razionale dell’acqua. Piccoli accorgimenti o soluzioni ma, se intrapresi, possono dare dei risultati in futuro.  Il clima è cambiato, ora tocca a noi cambiare il nostro modo di vedere la crisi idrica», ha detto Giovanna Amedei, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia.

error: Content is protected !!