VACCARI: «Sono i danni, le sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche di qualsiasi donna che le Ostetriche/i si impegnano a prevenire. Ovviamente, per farlo non è sufficiente la preparazione professionale, di cui le Ostetriche/i sono indiscutibilmente dotate, ma è necessario creare una rete di strutture e di professionisti dedicati alla prevenzione e, laddove si sia già consumata, all’intercettazione della violenza.».
di Redazione —
«Un donna o ragazza su tre è vittima di violenza fisica o sessuale nel corso della sua vita. Nella maggior parte dei casi l’aggressore è il suo partner o convivente e, pertanto, la violenza potrebbe essere prevenuta o almeno intercetta. In tal senso, l’Ostetrica/i può essere considerata una vera e propria sentinella in grado di rilevare eventuali situazioni disfunzionali e segnalarle alle autorità competenti, avviando la donna verso percorsi di protezione, assistenza e cura», dice Silvia Vaccari, Presidente della FNOPO, Federazione Nazionale della Professione Ostetrica, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra, come ogni anno, oggi, 25 novembre di ogni anno, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite, in ricordo del terribile assassinio delle tre sorelle Mirabal avvenuto, nel 1960, durante il regime dominicano di Rafael Leonidas Trujillo.
«A conferma della necessità di un’azione interdisciplinare, la FNOPO, di concerto con il CNOAS, Consiglio Nazionale degli Ordini degli Assistenti Sociali, intende avviare il progetto sulle maternità fragili al quale sono invitati a partecipare anche gli altri Ordini della Consulta delle professioni sanitarie. Ostetriche/i e assistenti sociali sono dunque alleati per mettere al centro della propria Mission la prevenzione e il sostegno alla maternità, alla genitorialità, nonché nell’affrontare il tema della violenza di genere e il malessere delle donne», dice ancora la Presidente Vaccari, che conclude: «La Dichiarazione ONU per l’eliminazione della violenza contro le donne del 1993 definisce violenza contro le donne ‘ogni atto di violenza fondata sul genere che abbia come risultato, o che possa probabilmente avere come risultato, un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che avvenga nella vita pubblica o privata’. Sono i danni, le sofferenza fisiche, sessuali o psicologiche di qualsiasi donna che le Ostetriche/i si impegnano a prevenire. Ovviamente, per farlo non è sufficiente la preparazione professionale, di cui le Ostetriche/i sono indiscutibilmente dotate, ma è necessario creare una rete di strutture e di professionisti dedicati alla prevenzione e, laddove si sia già consumata, all’intercettazione della violenza. Non solo è necessario implementare la presenza di presidi territoriali, come Consultori e/o Case della Comunità, ma anche promuovere l’assistenza domiciliare attraverso l’home visiting.».