di Piero Mastroiorio

lo striscione oggetto di discordia

«Siamo venuti a conoscenza dalla stampa locale di inutili e fuorvianti considerazioni sul fascismo, che, con la Prima Guerra mondiale non ha nulla a che vedere. Considerazioni che ci hanno fatto tanto sorridere, essendo noi consapevoli del fatto che qualcuno non abbia nulla a cui pensare e, questa, per loro. sia stata una ghiotta occasione di ricerca di ridicola visibilità. Lasciamo agli stolti e e agli imboscati le sterili polemiche a noi interessa commemorare ed onorare la memoria e le gesta degli eroi, esaltando e glorificando chi non si imboscò ma affrontò a volto aperto la Guerra per la gioia d’Italia», questa è la risposta di CasaPound alle inutili polemiche nate a seguito dello striscione affisso dal movimento il 4 novembre davanti al Monumento ai Caduti di Marcianise.

Onore ai Caduti a Bolzano

Voglio ricordare che CasaPound il 4 novembre 2024 ha messo una corona di alloro presso i Monumenti alla Vittoria e per l’occasione i militanti hanno dichiarato: «È obbligo morale di tutti ricordare il sacrificio e l’impegno militare dei nostri connazionali: fu la testimonianza di quel profondo sentimento di amor di Patria che animò i nostri soldati e gli italiani in quegli anni. L’Italia dimostrò di essere Nazione  e alimentò questo senso di appartenenza con la strenua resistenza sul Grappa e sul Piave, fino alle giornate di Vittorio Veneto. Proprio questa resistenza noi ricordiamo ed onoriamo e non quella tanto idolatrata il 25 aprile, festa contro “gli italiani del giorno prima” che nega dignità e memoria a tutti coloro che hanno dato la vita per la Patria, solo per la Patria, pur sapendo che si trattava di una guerra perduta. Onorare il 4 novembre vuol dire onorare il sacrificio di oltre 600.000 Caduti e di migliaia di feriti e mutilati, sacrificio necessario per difendere la libertà raggiungendo una unità tanto difficile quanto fortemente voluta.

Onore ai caduti a Roma

«L’Italia il 4 novembre ricorda, commemorando i suoi Caduti, la fine della Grande Guerra e l’Armistizio di Villa Giusti, che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento, Trieste e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale. Che la giornata del 4 novembre non venga intesa come una semplice ricorrenza: che sia una vera e propria festa, essendo, la nostra, una delle poche nazioni che non festeggia la Vittoria», dicono ancora da CasaPound Italia, sottolineando: «Riteniamo un obbligo morale di tutti quello di ricordare il sacrificio e l’impegno militare dei nostri connazionali lungo il confine nord-orientale, dallo Stelvio agli altipiani d’Asiago, dalle Dolomiti all’Isonzo e fino al mare; fu la testimonianza di quel profondo sentimento di amor di Patria che animò i nostri soldati e gli italiani in quegli anni. In quegli anni l’Italia dimostrò di essere una Nazione e alimentò questo senso di appartenenza con la strenua resistenza sul Grappa e sul Piave, fino alle giornate di Vittorio Veneto; ed è proprio questa resistenza che noi ricordiamo ed onoriamo, e non quella tanto idolatrata il 25 aprile, che è una festa contro gli italiani del giorno prima, e che non rende onore al nemico ma nega dignità e memoria a tutti coloro che hanno dato la vita per la Patria, solo per la Patria, pur sapendo che si trattava di una guerra perduta. Onorare il 4 novembre non vuol dire semplicemente celebrare una vittoria, o la sopraffazione del nemico, per noi vuol dire onorare il sacrificio di oltre 600.000 Caduti e di tante altre migliaia di feriti e mutilati, sacrificio necessario per difendere la libertà raggiungendo un’unità tanto difficile quanto fortemente voluta», concludono da da CasaPound Italia.

il “PRESENTE a Bolzano

Come ogni anno il 4 novembre, Giorno della Vittoria, militanti e simpatizzanti hanno onorato i soldati italiani caduti per l’indipendenza e la libertà della nostra Patria, ricordando il loro estremo sacrificio, che non sarà mai dimenticato, mentre i loro nomi riecheggiano, e riecheggeranno, nel “PRESENTE”, che, gridato nella sera del 4 novembre, sarà gridato, sempre più forte ogni volta che ci sarà qualcuno che proverà a sminuire o infangare la data del 4 novembre 1918.
Termino ricordando il rispetto che i militanti di CasaPound di Bolzano, che hanno ricordato anche il “nemico morto“, tutti quei ragazzi che persero la vita nelle trincee opposte, recandosi al cimitero austro-ungarico a rendere omaggio a quei soldati, un tempo nemici, che hanno semplicemente difeso, anch’essi, con onore, perdendo la vita da Eroi per la loro Patria, e, per questo, meritano rispetto!

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