PERRINI: «Ho depositato una mozione al fine di impegnare la “giunta Emiliano” ad attivare, nelle more del consenso di una disciplina nazionale in materia, un tavolo di lavoro regionale che permetta ai medici di costruire un percorso definito e conforme ai criteri diagnostici della diastasi addominale.».
di Redazione —
«Sono tante le donne che, dopo la gravidanza, soffrono di diastasi addominale, una patologia che comporta un indebolimento della parte centrale della parete addominale cui segue un vero e proprio disturbo funzionale, di difficile gestione fisica e psicologica. Può manifestarsi dopo la gravidanza, per sforzi eccessivi o ancora a causa del sovrappeso o obesità e dell’età, causando diversi sintomi. Tuttavia, si può risolvere con un intervento chirurgico.
Per tale motivo, nelle scorse ore, ho depositato una mozione al fine di impegnare la “giunta Emiliano” ad attivare, nelle more del consenso di una disciplina nazionale in materia, un tavolo di lavoro regionale che permetta ai medici di costruire un percorso definito e conforme ai criteri diagnostici della patologia menzionata; ad assumere, altresì, le opportune iniziative finalizzate alla promozione di una campagna informativa concernente la diastasi dei retti addominali al fine di poterne riconoscere nello specifico i sintomi, la prevenzione, il trattamento, la diagnosi e la cura; ad avviare una Conferenza Stato-Regioni per riconoscere a livello regionale la patologia della diastasi dei retti addominali così da attivare un percorso mirato a definire l’intervento come prestazione fruibile all’interno del Sistema Sanitario Regionale, impedendo la migrazione tra regioni a tutte le donne affette dalla suddetta patologia», ha detto Renato Perrini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, dopo aver presentato una mozione per impegnare la Giunta regionale ad attivare un tavolo di lavoro che permetta ai medici di costruire un percorso definito e conforme ai criteri diagnostici della diastasi addominale.