AMEDEI: «L’instabilità è accelerata dai processi di erosione costiera legati all’azione del mare, un fenomeno attuale e in crescita in Puglia che a causa dei crolli registrati sul Gargano, nel Salento e nel barese ha portato diverse amministrazioni costiere a chiuderne l’accesso pubblico.».
di Redazione —
«Leggere alcune affermazioni del consigliere regionale, pugliese, delegato Stefano Lacatena, in merito ai ‘Piani Comunali delle coste’, in Puglia lascia semplicemente basiti. Non parlo di certo del flop dell’approvazione dei suddetti ‘Piani Comunali delle Coste’, le cui cause sono diverse e ‘variegate’, ma circa le affermazioni sul mancato utilizzo delle falesie e delle aree sottoposte a vincolo idrogeologico.
Le coste a falesie sono molto diffuse in Puglia e presenti per il 21% dei 940 km della costa regionale.
L’instabilità delle falesie è dovuta a una serie di complessi fattori geologici quali ad esempio la disposizione e natura degli strati e delle fratture, la presenza o meno di falde contenute nei corpi rocciosi, le geomorfologie della costa, la capacità degli ammassi a sostenere le pressioni antropiche.
Tale instabilità è accelerata dai processi di erosione costiera legati all’azione del mare, un fenomeno attuale e in crescita in Puglia che a causa dei crolli registrati sul Gargano, nel Salento e nel barese ha portato diverse amministrazioni costiere a chiuderne l’accesso pubblico.
Questo per evidenziare che i ‘vincoli’ idrogeologici vengono inseriti a tutela della sicurezza pubblica e a difesa di quella costa in alcuni casi già fortemente violata dall’azione dell’uomo con opere, abusive e non, realizzate a ridosso del mare.
Sarebbe decisamente “preferibile’ monitorare le coste a rischio e soprattutto dar vita a quelle progettualità finalizzate alla messa in sicurezza del territorio nei cui studi, quelli Geologici, sono imprescindibile base di conoscenza.
La ricerca di qualche metro in più di costa utile per il calcolo dei tratti concedibili non deve essere la finalità degli studi sui Nostri paesaggi costieri ma al massimo potrà costituire uno degli esiti conclusivi di approfondite analisi anche geologiche in cui la sicurezza e la sostenibilità devono costituire le linee guida e sarebbe, anche, auspicabile la presenza dei Geologi come degli altri Ordini, alla stesura di nuove norme per i ‘Piani Comunali delle Coste’ o dei litorali in generale», ha detto Giovanna Amedei, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia, riguardo i Piani Comunali delle Coste.