Un accordo tra Anna Paola, Lidya e Rosa sottolineerebbe appieno il tema della parità di genere nella politica, che giorno, dopo giorno, guadagna sempre più rilevanza, ma soprattutto, sarebbe un accordo capace di affidare il governo della città a tre donne, nelle cariche amministrative più importanti, sindaco, vice sindaco e presidente del consiglio, capace di offrire vantaggi significativi, per diverse ragioni.
di Piero Mastroiorio —
«Continueremo ad andare avanti! Siamo una comunità fantastica, che crede, davvero, nella possibilità di voltare pagina. Non ci fermeremo! Porteremo avanti i nostri ideali, le proposte, gli obiettivi e il calore di tutti i cittadini che credono nei nostri valori e nello straordinario lavoro fatto fin qui. Continuate a seguirci, perché San Severo deve garantire un futuro migliore ai nostri figli e alle future generazioni», le parole di Anna Paola Giuliani, candidata alla carica di sindaco della città di San Severo, dopo gli scrutini, che non hanno decretato il sindaco al primo turno, ma lo decreteranno, tra 15 giorni, con i ballottaggi, che potrebbero essere pronunciate agevolmente anche dalle altre due candidate Lidya Colangelo e Rosa Caposiena, sperando che trovino un accordo, all’unisono, per il prossimo importante appuntamento.
Un accordo tra Anna Paola, Lidya e Rosa sottolineerebbe appieno il tema della parità di genere nella politica, che giorno, dopo giorno, guadagna sempre più rilevanza, ma soprattutto, sarebbe un accordo capace di affidare il governo della città a tre donne, nelle cariche amministrative più importanti, sindaco, vice sindaco e presidente del consiglio, capace di offrire vantaggi significativi, per diverse ragioni.
Le donne tendono a dimostrare una maggiore empatia e capacità di ascolto, qualità fondamentali per comprendere e rispondere alle esigenze più disparate della comunità, attitudine che potrebbe portare a politiche più inclusive e ad un’attenzione maggiore verso le minoranze e i gruppi vulnerabili.
Le donne, spesso, come dimostrano alcuni studi sul caso, adottano uno stile di leadership più collaborativo e meno gerarchico rispetto agli uomini, approccio che potrebbe facilitare la cooperazione tra diversi attori sociali e politici, promuovendo un clima di lavoro più armonioso e produttivo. Nonché, in posizioni di potere, tendono a dare priorità a temi come l’istruzione, la salute e il benessere familiare, per la loro sensibilità verso queste tematiche, che, potrebbero tradursi in politiche che migliorano la qualità della vita dei cittadini, con un impatto positivo sulla comunità. Non solo, come da ricerche, la presenza femminile in politica si associata a livelli più bassi di corruzione, atteso che le donne tendono, a favorire la trasparenza e l’integrità nei processi amministrativi, contribuendo a costruire fiducia tra cittadini e istituzioni.
La diversità di pensiero e l’attenzione ai dettagli che, spesso, caratterizzano le amministratrici, possono portare a soluzioni più efficaci e creative per i problemi urbani, cosa che non farebbe male alla nostra martoriata San Severo, amministrata, da anni, a mo’ di ‘masseria senza curatore’.
Per questo, spero e mi auguro, fortemente, un accordo tra Anna Paola, Lidya e Rosa, scelta unica, supportata dalla matematica, 56,18% con un tutale di 14.706 voti, contro il 43,32% con 11.471 voti dell’altro antagonista, significherebbe vittoria certa e con un largo margine.
Una vittoria che consentirebbe alla Città di affidare, per la prima volta nella storia, Palazzo Celestini ad una donna, meglio, a tre donne, che potrebbero migliorare, con ampio margine di riuscita, la qualità della vita cittadina, attese le intrinseche qualità delle donne, che, unite a una prospettiva diversa e complementare, rispetto a quella maschile, possono contribuire significativamente a creare una città più giusta, trasparente ed innovativa.