CAPONE: «Occorre garantire strumenti che assicurino una maggiore flessibilità in uscita per rispondere ai cambiamenti sociali che sono in atto. In tal senso, l’UGL è disponibile a proseguire un dialogo con le Istituzioni nell’interesse dei lavoratori.».
di Redazione —
«Una delle conseguenze più tangibili e durature nel tempo del Covid-19, è il calo dell’aspettativa di vita di 4-5 anni nelle zone più colpite dalla pandemia e di circa due anni per il resto della popolazione in Italia. Un effetto che, inevitabilmente, ci fa riflettere su quanto questo periodo ci segnerà per gli anni a venire.
Tuttavia, dobbiamo essere concreti e cercare delle soluzioni in tema di riforma del welfare sociale. Mi riferisco, in particolare, alle pensioni con la speranza che il Governo prenda d’esempio i meccanismi di ‘Quota 100’ che hanno permesso il turnover generazionale, incoraggiando l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e favorendo l’acquisizione di nuove competenze all’interno della pubblica amministrazione. Occorre, quindi, garantire strumenti che assicurino una maggiore flessibilità in uscita per rispondere ai cambiamenti sociali che sono in atto. In tal senso, l’UGL è disponibile a proseguire un dialogo con le Istituzioni nell’interesse dei lavoratori», dice Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, Unione Generale del Lavoro, in merito alla riforma delle pensioni.