Il WWF Foggia scrive una nota agli organi competenti, per chiedere le debite verifiche e di adottare, con la massima urgenza, strategie e misure idonee, «per interrompere queste modalità dissennate di gestione dell’arenile e quindi favorire il processo di costruzione e conservazione dell’ambiente dunale, ma, dopo quasi un mese, solo l’Assessorato all’Ambiente della Regione Puglia ha risposto, con un’ulteriore richiesta fatta al Comune di Cagnano Varano e all’Ente Parco Nazionale del Gargano in cui chiede di approfondire le circostanze segnalate.».
di Redazione —
«A fine giugno numerose sono state le segnalazioni ricevute da alcuni turisti e volontari del WWF riguardo lo stato dell’arenile dell’Isola di Varano in agro del comune di Comune di Cagnano Varano (Fg).
Durante i sopralluoghi i nostri volontari del ‘WWF Litorale romano’ hanno documentato un’intensa attività di pulizia meccanica con spianamento ad opera di mezzi pesanti, che passavano ogni giorno, dal 16 al 21 giugno, anche in aree dove non erano presenti strutture balneari.
L’attività quotidiana dei mezzi pesanti ha causato un grave danno al piede della duna, inoltre, lo spostamento sulla duna consolidata dei grossi tronchi portati dalle mareggiate ha generato ulteriore grave erosione.
In quei giorni abbiamo osservato addirittura un’attività di aggressione delle dune consolidate che venivano smantellate alla base per portare la sabbia altrove con la benna.
Ricordiamo che tali aree rientrano in un perimetro tutelato da leggi dello Stato e direttive comunitarie in virtù della loro valenza ambientale fra cui il Parco Nazionale del Gargano, il SIC/ZSC e ZPS IT9110001 “Isola e lago di Varano” e nell’IBA 203 “Promontorio del Gargano e Zone Umide della Capitanata”.
Inoltre con recente decreto D.G.R. n. 2442 del 2018 la Regione Puglia per la zona ha cartografato gli habitat protetti Natura 2000 alcuni dei quali completamente coinvolti da queste azioni con elevata incidenza ambientale. Ricordiamo che la Direttiva Habitat n.43 del 1992 tutela questi habitat “sabbiosi” e la Direttiva n. 35 del 2004 per la conservazione della biodiversità sancisce che chi provoca il danno ambientale deve sostenere il costo delle necessarie misure di prevenzione e riparazione. Inoltre la Regione Puglia ha stabilito precise norme per la tutela di questi habitat e specie, nonché linee guida per la manutenzione delle spiagge anche per la tutela di specie rare della fauna e della flora selvatica sia attraverso decreti che piani (come ad esempio il PPTR “Piano Paesaggistico Territoriale Regionale», si legge in un comunicato stampa inviato, dal WWF Foggia, agli organi di informazione, in cui si precisa che la stessa associazione ha prontamente scritto una nota agli organi competenti «per chiedere le debite verifiche e di adottare, con la massima urgenza, strategie e misure idonee, per interrompere queste modalità dissennate di gestione dell’arenile e quindi favorire il processo di costruzione e conservazione dell’ambiente dunale»., ma, come precisa lo stesso WWW Foggia «dopo quasi un mese solo l’Assessorato all’Ambiente della Regione Puglia ha risposto con una ulteriore richiesta fatta al Comune di Cagnano Varano e all’Ente Parco Nazionale del Gargano in cui chiede di approfondire le circostanze segnalate.».